Averiko è un termine malgascio che raccoglie tutte le sfumature legate alla parola italiana restituzione. In particolare, questa parola sembra comprendere tutte le direzioni di tale atto: restituire ad un'altra persona o a se stessi o a un luogo oggetti, pensieri, spazi e tempi presi in prestito, con o senza consenso.
Scegliendo Averiko quale nome della nostra associazione, quando essa è stata fondata alla fine del 2005, ci siamo posti l'obbiettivo di restituire ciò che l’attuale sistema di vita ha tolto o distorto alle persone, sia italiane sia di quelle nazioni considerate comunemente con meno possibilità.
Per questo, ci stiamo impegnando nella costruzione di un ponte tra il Madagascar e l’Italia.
Ci interroghiamo su cosa significhi realmente cooperazione internazionale e sostenibilità, concetti spesso inflazionati ma poco applicati, con la finalità di promuoverli e valorizzarli sul nostro territorio, usandoli nelle nostre attività.
In particolare Averiko si propone di sperimentare un approccio interculturale di dialogo e di cooperazione a misura d'uomo, fatto di “piccoli passi”.
I nostri progetti in terra malgascia sono generalmente realizzati con un minimo impegno economico, in modo da avere un reale impatto sui beneficiari. Essi emergono in genere da esigenze reali, su segnalazione della popolazione stessa o di associazioni locali, come Koinonia Madagascar, nostro partner malgascio.
I progetti che si svolgono in Madagascar fungono da stimolo continuo, facendo sorgere molti dubbi sullo stile di vita nel nostro contesto. Partendo da queste domande, cerchiamo di creare uno sviluppo italiano dei progetti che leghi il nostro territorio a quello africano con lo scopo che ci permetta di restituirci tempi e spazi che la moderna società ci toglie. In particolare, oltre a una rivalutazione critica del nostro stile di vita personale, come Averiko ci proponiamo di restiturci lo status di cittadini, partecipando alle attività della nostra comunità e al dialogo con le istituzioni.
Le nostre riflessioni ed attività hanno trovato un riscontro anche in altre città d'Italia, incontrando persone, gruppi ed associazioni. Ci siamo uniti a queste realtà in un percorso comune di confronto, che ci porti a far nostri i concetti fin qui espressi, nel rispetto delle nostre identità geografiche e associative.
Abbiamo quindi dato inizio a un vero e proprio laboratorio etico costruendo una rete, un filo di lana che si intreccia toccando vari angoli del Paese.